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L’iperparatiroidismo

L’iperparatiroidismo è una condizione caratterizzata da un eccesso di ormone paratiroideo (paratormone o PTH) nel sangue e porta spesso a ipercalcemia.  Il PTH viene prodotto dalle paratiroidi, quattro ghiandole endocrine collocate posteriormente alla tiroide. Questo ormone ha un ruolo essenziale nel mantenimento di normali livelli circolanti di calcio, agendo in maniera specifica a livello delle ossa, dei reni e dell’intestino tenue.

Esistono diverse forme di iperparatiroidismo:

  • L’iperparatiroidismo primarioè causato da un’adenoma (tumore benigno) di una paratiroide. Un’altra possibile causa è l’insorgenza di una iperplasia (aumento di dimensioni) di più paratiroidi. Molto raro è, invece, il carcinoma delle paratiroidi. Si associa spesso ad un aumento dei livelli di calcio. Talvolta si può presentare come iperparatiroidismo normocalcemico che si caratterizza per la presenza di elevati livelli di PTH associati a normali livelli di calcio e adeguati livelli di 25 OH vitamina D.
  • L’iperparatiroidismo secondario è legato ad un aumento della secrezione del paratormone in risposta alla diminuzione dei livelli di calcio, risultando un’attività ipercompensatoria secondaria. Le cause sono diverse: insufficienza renale cronica (la causa più comune) o uno scarso apporto di vitamina D e/o calcio attraverso l’alimentazione o una sindrome da malassorbimento (l’assorbimento del calcio a livello enterico è deficitario).
  • L’iperparatiroidismo terziario costituisce solitamente un’evoluzione di quello secondario in pazienti con insufficienza renale cronica di lunga durata. In questi casi si osserva un’iperplasia (aumento di dimensioni) delle paratiroidi secondaria alla perdita di capacità di autoregolazione della secrezione di PTH basata sulla calcemia.

L’iperparatiroidismo primario può dare come segni, sintomi e complicanze: fragilità scheletrica con  fratture (in genere vertebre, polsi e femore), calcolosi renale (nefrolitiasi) con secondarie coliche renali e possibile insufficienza renale, dolori addominali, stanchezza, disturbi dell’umore, depressione, difficoltà di concentrazione, scarsa memoria, dolori articolari, iperacidità gastrica (dispepsia, pirosi), nausea, vomito e perdita dell’appetito L’iperparatiroidismo secondario in genere si associa a una sfumata sintomatologia specifica (talvolta sono presenti solo dolori osteo-muscolari e ridotta performance muscolare) ed è associato a una particolare evidenza delle fratture da fragilità ossea e alle complicanze vascolari di un processo accelerato di calcificazione dei vasi arteriosi e del microcircolo.

Per la diagnosi e l’indicazione al trattamento dell’iperparatiroidismo occorre la visita endocrinologica.